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dai GIORNALI di OGGIIl governo si è rimangiato l'esenzione dell'Ici 2009-03-13 |
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Dal Sito Internet della BANCA D'ITALIA
http://www.bancaditalia.it/statistiche/indcamp/indimpser/bird/testo.htm;internal&action=_setlanguage.action?LANGUAGE=it
CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito http://www.corriere.it2009-03-13
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REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito http://www.repubblica.it/2009-03-13
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L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito http://www.unita.it2009-03-13 Il governo si è rimangiato l'esenzione dell'Ici di Chiara Affronte Un altro spot elettorale che il Governo si rimangia. Questa volta si tratta dell’Ici: "Non tornerà più", uno degli slogan di Berlusconi. Purtroppo non è così. E non saranno pochi gli italiani che, esentati dal provvedimento del giungo 2008, vedranno recapitarsi a casa una lettera dei loro comuni di residenza che richiederanno il pagamento dell’Ici del 2009 e del 2008. C’è già addirittura chi parla di 424 milioni di mancato gettito a livello nazionale, come riferisce l’assessore al Bilancio di Ferrara Roberto Polastri. A stabilire le indicazioni una nuova interpretazione del DL 93 del 2008, emanata nel giugno scorso dallo stesso ministero delle Finanze che aveva inizialmente "sollevato" dall’imposta molti cittadini. La sostanza della modifica è notevole e riguarda almeno tre categorie di persone: chi ha affittato la propria casa, chi l’ha data ad affini (i parenti del coniuge) e chi si trova all’estero dovrà versare l’Ici al comune di riferimento, per il 2009 e per il 2008. Doppia tassa, insomma. La nuova interpretazione ministeriale - la risoluzione n. 2 del 4 marzo 2009 - ha formalizzato ciò che era stato anticipato in seguito ad un’interrogazione parlamentare di fine gennaio, motivata dalla previsione del minor gettito che i comuni saranno chiamati a presentare entro la fine di aprile. Di fatto, il dipartimento delle Politiche fiscali guidato dal ministero di Tremonti restringe notevolmente la cerchia dei contribuenti esenti dall’imposta. Correggendo un "perimetro ampio e ambiguo", come lo definisce l’assessore al Bilancio del Comune di Bologna Paola Bottoni. Cosa è accaduto da giugno 2008 a marzo 2009? L’art. 1 del Dl 93/08 prevede che l’esenzioni Ici per l’abitazione principale si applichi anche alle case non necessariamente dimora abituale del contribuente, ma anche a quelle "assimilate" con delibera comunale. Un provvedimento che aveva creato uno stato di "incertezza" e un conseguente contenzioso con i comuni. "L’Anci fin da giugno si era attivata affinché fosse chiaro fin dall’origine chi avesse diritto all’esenzione", chiarisce l’assessore bolognese. Che fa una riflessione sul gesto spot del Governo: "La situazione di oggi mostra le conseguenze della fretta con cui si è voluto onorare un impegno con gli elettori: si è trattato di una decisione affrettata e di fronte alle conseguenze oggi si torna indietro". Dagli uffici bolognesi partiranno lettere per 200 cittadini residenti all’estero per un recupero di gettito pari circa a 100mila euro: "Dovremo spiegare con imbarazzo la confusione ingenerata da questo cambio di orientamento del Governo", riferisce. Il Comune delle due torri infatti non aveva "assimilato" le locazioni e le abitazioni concesse ad affini. La situazione sarà quindi numericamente meno drammatica che in altri comuni. A Ferrara, ad esempio, l’assessore Polastri ha già "gelato" un migliaio di concittadini. "Il gettito nel nostro caso equivarrà a 300mila euro, ma ci sono comuni, come quello di Rimini, la cui cifra si aggira intorno ai 5 milioni". 13 marzo 2009
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il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito http://www.ilsole24ore.com2009-03-13
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Edito in Proprio e Responsabile STUDIO TECNICO DALESSANDRO GIACOMO
Responsabile Per. Ind. Giacomo Dalessandro
Riferimaneti Leggi e Normative : Michele Dalessandro - Organizzazione, impaginazione grafica: Francesca Dalessandro
ISTAT
http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/prodind/20090210_00/Indice della produzione industriale
Periodo di riferimento: Dicembre 2008
Diffuso il: 10 febbraio 2009
Prossimo comunicato: 18 marzo 2009
Nel mese di dicembre 2008, sulla base degli elementi finora disponibili,l'indice della produzione industriale con base 2000=100 è risultato pari a 75,6 con una diminuzione del 12,2 per cento rispetto a dicembre 2007, allorché risultò uguale a 86,1. Nella media dell’intero anno 2008 l’indice ha presentato una diminuzione del 4,3 per cento. L'indice della produzione corretto per i giorni lavorativi ha registrato in dicembre una diminuzione tendenziale del 14,3 per cento (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 19 di dicembre 2007),mentre nella media del 2008 il medesimo indice ha segnato un calo del 4,3 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2007 (i giorni lavorativi sono stati 253 come nel 2007). L'indice della produzione industriale destagionalizzato è risultato pari a 84,9 con una diminuzione del 2,5 per cento rispetto a novembre 2008.
Si segnala che a partire dalla pubblicazione dei dati relativi al gennaio 2009 inizierà la diffusione dei nuovi indici della produzione industriale,espressi in base 2005 e calcolati utilizzando la nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2007 (omologo italiano della NACE rev.2 europea). Contestualmente si procederà alla ricostruzione delle serie stori-che retrospettive che saranno rese disponibili nella banca dati ConIstat.
E’ da notare che il passaggio alla base di riferimento 2005 e alla NACE rev.2 per gli indicatori congiunturali avverrà in corrispondenza del dato di gennaio 2009 in tutti i paesi dell’Unione europea.
Ulteriori dati sono disponibili sulla banca dati CONISTAT